Un vento frenetico
come spiriti agitati
giunti impetuosi
dalla valle dell’Inferno
sulle sabbiose creste
nere
dell’antico vulcano
suona una musica
di paesi lontani
al flauto di Pan.
02/03/2020
Un vento frenetico
come spiriti agitati
giunti impetuosi
dalla valle dell’Inferno
sulle sabbiose creste
nere
dell’antico vulcano
suona una musica
di paesi lontani
al flauto di Pan.
02/03/2020
Veloci
pesci bianchi
di schiuma enormi
emergono
e si rituffano
in un mare di cenere
mentre sopra
viaggiano come treni
nuvoloni di metallo
con i loro vagoni
carichi di pioggia.
Se avessi dovuto viaggiare,
oggi,
non avrei saputo dove
nascondermi.
28.02.2020
Ramo di pino
reciso dal vento
riposi sul grigio
dell’asfalto freddo
rinnegato
come i pensieri
che devo tacere.
26.02.2020
Non dimora del lusso,
né della dolce vita;
non il capo firmato,
né l’attore famoso
o la modella
con più denari in tasca
che sangue nelle vene,
ma un sogno,
una goccia di bellezza
cristallizzata sul mare;
un’oasi, rifugio della natura,
dove il suono si perde
nel silenzio.
È l’isola irraggiungibile
eppure così vicina
che pare di toccarla.
È l’onnipresente
visione meravigliosa,
cara a chi apre gli occhi
su questo golfo
e non si stanca
dell’onda di pace,
del cuore che fa ritorno
lontano dal rumore,
dal lusso,
dai riflettori,
dal pettegolezzo,
dalle inutili gocce
che versiamo come
acqua nelle nostre vite.
22.01.2020
Schiacciata fra due realtà
l’una morta
eppur viva,
l’altra viva
che par morta.
Quale sorte ci attende
in questo luogo:
interrogativo inevaso
Il vulcano distrugge
ma fa vita,
l’uomo distrugge
ma fa morte.
18.02.2020
Tra le foglie
mi pare di vederti,
dov’è giusto che tu sia,
uccellino
con le tue zampette
sul freddo ferro
di una tettoia.
Un’illusione ottica
di vetro
riflette le due immagini
e ti riporta a casa,
uccellino
con le zampette
sul freddo ferro
di una tettoia.
23.02.2020
Tre punti
pulsano sopra
il vulcano.
Un pennacchio
luminoso saluta
la sera.
22.02.2020
Cavalli azzurri
galoppano leggeri
scorrendo verso Sud.
Li guardo, fluisco
nel loro scorrere,
dal divano.
Sono calma.
24.02.2020
A te, Luna,
mi rivolgo sospirante,
ti cerco e non sei lì.
Ma basta anche
solo
il tuo ricordo.
A voi, stelle,
lascio i miei occhi,
di più
non voglio.
M’è esploso il cuor,
miei giganti del cielo,
perché so che
è da voi
che tornerò.
15.02.2020
Ore
minuti
secondi
lenti
sospesi
in questo tempo immobile
dei pomeriggi
più torridi della stagione.
Tra i bollori dell’aria
e quelli del corpo
un colpo svogliato
al libro solitario
poggiato sul tavolo.
Le pigre note
lente e sinuose
del blues di Bessie
senza un filo di vento
scorrono piano
come in una clessidra
un granello all’ora
e il pensiero assonnato
passeggia
tra girasoli dorati e campi di mais
sotto il sole rovente
mentre suona
un fiume di ragtime
e per l’aria si spande
profumo
di marmellata d’albicocche.
22.08.2011
* composizione ragtime di Scott Joplin e Scott Hayden del 1901